domenica 12 ottobre 2008

FESTA DELLE NUVOLE


WWW.FESTADELLENUVOLE.EU
L’identità
…e = congiunzione = necessità di collegarmi alle autostrade della ricerca culturale internazionale mantenendo la mia identità
... i tre puntini mi avvisano che c’è qualcosa, ma non so più cosa...
Da questa necessità di collegamento/condivisione nasce l’esigenza di dover lavorare per la creazione di momenti di incontro nei quali sia possibile dibattere il nostro “chi siamo”, mettendoci in relazione e condivisione con “l’altro”.

1990
“Il disco si chiama le nuvole e sia il titolo che la chiave di lettura sono state prese a prestito dall’omonima commedia di aristofane queste nuvole sono da intendersi come quei personaggi ingombranti ed incombenti sulla nostra vita economica politica e sociale, il cui ruolo fondamentale sembra quello di mettersi tra noi ed il cielo per nasconderci la luce del sole, come fanno quelle nuvole che vanno e vengono senza darci neanche il conforto di una goccia di pioggia. Sotto questo via vai di cirri di lembi di cumuli si muove il popolo, che, per quanto gli è ancora concesso continua a farsi i fatti suoi che però non dimostra una grande vocazione alla protesta purtroppo!!” Fabrizio De Andrè

la costa molisana in festa
Per la prima volta in assoluto, i quattro Comuni della costa molisana – Termoli, Petacciato, Campomarino e Montenero di Bisaccia – si mettono insieme per dare vita ad un Festival delle Arti mai visto.

È la Festa delle Nuvole. Un contenitore unico di musica, teatro, arti visive, performance dal vivo.
Un'esplosione di suggestioni, suoni, colori, sensazioni, emozioni, sperimentazioni, parole, sapori.
Un nuovo viaggio nelle Arti, in cammino verso un distretto culturale evoluto.
La struttura
L’inizio del percorso avverrà attraverso un workshop di documentazione video, la …e-tv (DIARIO DI BORDO DELLA “GENTE DI MARE E DELLE CITTÀ DI MARE”) che ci procurerà i materiali necessari per programmare e progettare il nostro “riscatto” attraverso la creazione di una nuova tradizione.
Contemporaneamente apriremo il nostro territorio ad interventi artistici anche internazionali, per una lettura delle diverse visioni per progettare e attivare metodologie che permetteranno la creazione di esperienze durature nel tempo, e che trovano nella Festa delle Nuvole il punto per la rinascita culturale ed economica dei centri molisani attraverso progetti studiati che possano manifestare al mondo la nostra presenza: “noi ci siamo e siamo vivi”.
L’edizione 2008 sarà articolata in diverse sezioni (o finestre), ognuna con una propria tipicità e una propria anima, a comporre quell'originale mosaico di eventi in un ricco cartellone: suoni, visioni, racconti.

Le finestre sono: Musica, Arte contemporanea, Teatro, Enogastronomia Sensuale.
…e IN CAMMINO verso un distretto culturale evoluto
La cultura va ben oltre l'intrattenimento, porta le persone a pensare, a mettersi in gioco, a sperimentare. Come interfaccia e cerniera tra società ed economia, è la piattaforma per l'innovazione.
Sono queste le premesse con le quali, sulla costa molisana, ha preso vita "…e la Festa delle Nuvole", un inizio di percorso che mira ad includere tutte le forze sociali e culturali, imprenditoriali e formative del territorio nella costruzione di un distretto culturale evoluto in Molise.
La Festa delle Nuvole nasce come laboratorio creativo, nel quale le arti contemporanee possono trasformare una città, un territorio, e metterli in relazione con i poli più vivi e attivi della contemporaneità.
Non è solo una scommessa.
È la dimostrazione dell'attivazione di un laboratorio per lo sviluppo partecipato, che si basa sul tessuto associativo e sulla progettualità spontanea e originale dei giovani.
È la volontà di essere un territorio che accoglie e dialoga con artisti, creativi, studiosi e innovatori da tutto il mondo.
È la convinzione che le arti contemporanee siano una lente per capire il nostro tempo e, quindi, una leva per attivare processi innovativi di sviluppo.
La Festa delle Nuvole è, soprattutto, una Festa per scoprire quanto la cultura conta nella nostra vita e nel nostro futuro.
La risposta delle amministrazioni al progetto di creazione del distretto culturale evoluto ci ha portato a credere che qui fosse possibile mettere in pratica un'altra visione ambiziosa: una Festa capace di raccogliere alcuni dei più importanti protagonisti delle arti contemporanee internazionale e di farci entrare in relazione con un sistema che non è mai stato così dinamico a livello globale e così strettamente legato alla nostra società. È una sfida su cui abbiamo deciso di investire per la nostra passione per il contemporaneo, per il legame così profondo con i percorsi che stiamo compiendo in ambito culturale, per l'elaborazione di strategie di governance, partecipazione e sostenibilità legate allo sviluppo del territorio e alla promozione di nuove progettualità creative.
riqualificazione culturale e sociale del territorio
Tre sono le dimensioni che caratterizzano i processi di crescita della nuova economia della conoscenza:
− attrazione e sostegno della classe creativa, anche attraverso il potenziamento del sistema formativo;
− riconversione innovativa e promozione dell’imprenditoria culturale capace di coniugare ricerca, produzione e commercializzazione;
− capacitazione e inclusione per un miglioramento della qualità della vita e conseguentemente, per una più qualificata domanda di esperienze culturali.
In questo senso, la riqualificazione dei luoghi di archeologia industriale, la riqualificazione e ripopolamento dei piccoli paesi e la loro destinazione a centri di produzione culturale (vedi i progetti di Provvidenti e Macchiagodena) e di incontro sociale danno vita a un circolo virtuoso di conoscenze, competenze, talenti, professionalità, secondo un modello di sviluppo territoriale, in cui la cultura gioca un ruolo centrale e propulsivo, divenendo la piattaforma innovativa dell’intera società.

In poche parole, un distretto culturale evoluto, che permetterebbe non solo di raggiungere gli stessi risultati ottenuti da altre realtà nazionali in termini di occupazione e di crescita culturale, ma di allargare, se non addirittura eliminare, i confini della cultura molisana, innalzandola a patrimonio nazionale e internazionale, a consolidare la presenza, la visibilità e la fruibilità delle arti contemporanee all’interno del territorio molisano ponendolo come luogo di studio e produzione aperto e in dialogo con altre realtà e, in prospettiva, di entrare nel network europeo Trans Europe Halles (TEH), network di centri di ricerca culturali, sperimentazione, produzione e fruizione al quale aderiscono oltre 40 centri culturali indipendenti e multidisciplinari, provenienti da 24 Paesi Europei, con l’obiettivo di sostenere nuovi talenti, promuovere la cooperazione e favorire lo scambio culturale.

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